Superare i nostri limiti. Ma forse prima è il caso di capire quali sono. Riconoscere quali sono i limiti che ci poniamo non è semplice. Li mascheriamo dietro solide argomentazioni e valide giustificazioni. Questi giorni mi è capitato spesso di riflettere su questa cosa.
Tre limiti personali che ho scoperto e superato
L’argomento del giorno sono Io, o meglio i miei limiti, ho scelto me per parlartene perché conosco il soggetto e come ha agito. Te ne elenco tre che ho vissuto e superato.
Limite numero uno.La settimana scorsa sono stato in Calabria per seguire uno stage di arti marziali e sostenere il mio esame per conseguire il 3° Dan di Ju Jitsu. Una soddisfazione personale enorme. E tutto nasce da un limite, un limite personale che per molti anni mi ha impedito di godere di una meravigliosa passione. c’è una frase che mi sentivo ripetere quando andavo ad iscrivermi per fare sport. ” solo se inizi da piccolo puoi raggiungere dei buoni risultati ” e, nella mia testa questo era diventato un limite, un blocco che mi impediva di praticare sport perché tanto non avrei mai ottenuto un buon risultato. Questa era l’argomentazione e la giustificazione.
Soluzione. Ho preso spunto proprio dalla frase che “avevo fatto mia” e ne ho ribaltato il significato. Non ho bisogno di raggiungere risultati, ma fare uno sport che mi appassiona. Ho deciso di mettermi alla prova e capire fino a che punto potevo arrivare. Sono passati quindici anni splendidi da quella decisione.
Limite numero due. Questo arriva da lontano, dai famosi giudizi scolastici. Nello specifico, ” non ero portato per lo studio delle lingue straniere“. Vista l’autorità da cui il giudizio veniva, l’insegnante, e vista la mia età molto verde ho dato per scontato e creato il mio limite nell’imparare una lingua straniera. Anche qui argomentazione e giustificazione più che valida, no?.
Soluzione. Sono sempre stato curioso di conoscere i testi delle canzoni in inglese. Me li traducevo da solo e quando lo facevo non sentivo la “lingua straniera“ come un limite ma era come scoprire un nuovo mondo. Ho deciso che non sarebbe stato un limite l’incomunicabilità con chi parlava una lingua diversa dalla mia. Ho studiato molto anche con corsi privati, mi sono diplomato in tecnica turistica e il mio lavoro è parlare la maggior parte del tempo in inglese.
Limite numero tre. Torniamo allo sport. Da ragazzo per una partitella tra amici mi sono lussato un ginocchio. Dolore, riabilitazione e di nuovo un limite che mi creavo. “Non potrò più allenarmi“. Per quattro anni la paura di riprovare quel dolore mi ha bloccato. Valida argomentazione, forse, ma mi sentivo limitato in ogni cosa.
Soluzione. Questa volta lo spunto per superare il mio limite me lo ha dato il fisioterapista con questa frase ” il ginocchio la prima volta che si è rotto era sano“. Argomentazione molto più valida della mia vero? 🙂 E’ stata come una liberazione, sono tornato ad allenarmi, ho preso e prendo delle botte al ginocchio ma la paura di farmi male si è trasformata in ascolto del mio corpo. Anticipare i rischi, con allenamenti mirati, e se dovesse accadere so cosa posso fare.
Conclusioni.
I Limiti, come indica la parola sono un impedimento. Non ci permettono di crescere, di realizzarci. E spesso li adottiamo dagli altri, facciamo nostri i limiti altrui, prendiamo per buono quello che ci viene detto senza fare la prova senza avere un riscontro. Ma se vuoi una vita migliore, se vuoi qualità devi riconoscere i tuoi limiti. Non accontentarti di cosa ti viene detto e sopra tutto non ascoltare la vocina interiore che ti dice che non sei in grado di fare qualcosa. Chiediti sempre cosa ti impedisce di farlo e trova il motivo perché pensi di non essere in grado. Decidi di provarci. Decidere frantuma i limiti, li rende valicabili. La passione e la curiosità saranno gli strumenti per andare oltre e scoprire cosa sei capace di fare.